Firriato Cavanera
Firriato Cavanera
Una viticoltura di alta montagna immersa in piena fascia solare. Un mix di condizioni così particolare che fa della viticoltura dell’Etna un laboratorio naturale al servizio dell’eccellenza. Su un totale di 84 ettari spalmati sui versanti del quadrante nord del vulcano, con vigneti esposti su ampi terrazzamenti ma anche sui fianchi di antiche sciare di lava, Firriato Cavanera ha sviluppato un progetto di recupero e di valorizzazione unico in tutto il territorio dell’Etna. Un vigneto prefillossera, un antico casale con due palmenti seicenteschi, e vigneti che salgono le pendici su altezze variabili, dai 650 sino a oltre i 950 metri sul livello del mare. I terreni, all’ordine degli andisuoli con una concentrazione di silicio superiore al 60%, sono eccezionalmente porosi, e le rocce basaltiche del substrato pedologico garantiscono, col cosiddetto effetto spugna, un costante rifornimento d’acqua alle piante. Qui, grazie anche alle importanti escursioni termiche tra giorno e notte e all’umidità, il grande valore enologico del vulcano sprigiona tutta la sua silenziosa energia, che si manifesta nei suoi figli prediletti: il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Catarratto e il Carricante. È da queste uve che, successivamente, nascono vini eleganti e ricercati come il Gaudensiuns, il cru Cavanera Rovo delle Coturnie e il cru Cavanera Ripa di Scorciavacca.
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